La National Academies of Sciences, Engineering, and Medicine ha pubblicato un report approfondito intitolato Artificial Intelligence and the Future of Work. Questo studio analizza l’impatto dell’AI sulla produttività, sulle dinamiche del lavoro, sull’istruzione e sulle politiche pubbliche. Qui sotto esploriamo i punti chiave del report, arricchendoli con dati e insight per offrire un quadro chiaro e concreto dell’influenza attuale e futura dell’AI.
Scoperta 1: L’AI è una tecnologia generalista in rapida evoluzione
“AI is a general-purpose technology that has recently undergone significant rapid progress. Still, there is a great deal of uncertainty about its future course, suggesting that wide error bands and a range of contingencies should be considered.”
- Il mercato globale dell’AI crescerà da 136,6 miliardi di dollari nel 2022 a 1,81 trilioni entro il 2030, con un CAGR del 37,3%.
- I modelli di linguaggio di grandi dimensioni (LLM) hanno visto un’espansione esponenziale, passando da 40GB (GPT-2, 2019) a 45TB (GPT-4, 2023).
- Gli investimenti in ricerca e sviluppo sull’AI hanno raggiunto 91,9 miliardi di dollari nel 2022, con un aumento del 19,6% rispetto all’anno precedente.
Scoperta 2: I sistemi di AI oggi sono ancora imperfetti
“AI systems today remain imperfect in multiple ways. For example, LLMs can ‘hallucinate’ incorrect answers to questions, exhibit biased behavior, and fail to reason correctly to reach conclusions from given facts.”
- Tasso di errore: L’AI ha un margine di errore del 15-20%, specialmente in settori critici come sanità e diritto.
- Bias nei modelli: Uno studio MIT ha rivelato che il riconoscimento facciale ha un tasso di errore 34,7% più alto per persone con pelle scura rispetto a quelle con pelle chiara.
- Cybersecurity: Gli attacchi phishing basati su AI sono aumentati del 126% anno su anno.
Scoperta 3: L’AI continuerà ad avanzare, ma la sua traiettoria è incerta
“Significant further advances in AI technology are highly likely, but experts do not agree on the exact details and timing of likely advances.”
- Incertezza sulle tempistiche: Il 47% degli esperti prevede l’AI a livello umano entro il 2040, mentre il 25% pensa che non arriverà prima del 2075.
- Potenza computazionale: La capacità di calcolo per l’addestramento AI è raddoppiata ogni 3,4 mesi dal 2012, superando la legge di Moore.
- Adozione aziendale: Il 77% delle aziende sta esplorando l’AI, ma solo il 23% l’ha completamente integrata nei processi aziendali.

Scoperta 4: Il potenziale dell’AI per la produttività è significativo ma disomogeneo
“AI offers the promise of significant improvements in productivity, but achieving these benefits will require complementary investments in skills and organizational processes.”
- Aumento della produttività: L’AI potrebbe far crescere il PIL globale del 7% all’anno entro il 2030.
- Differenze settoriali: L’AI potrebbe migliorare la produttività del 25% in IT e software, ma solo del 5-10% in sanità e manifattura.
- Automazione del lavoro: Il 60% dei lavori attuali ha almeno il 30% delle attività automatizzabili.

Scoperta 5: L’impatto dell’AI sull’occupazione dipenderà da molteplici fattori
“The labor market consequences of AI deployment will depend both on the rate at which AI’s capabilities evolve and on demographic, social, institutional, and political forces.”
- Perdita di posti di lavoro: Secondo McKinsey, l’AI potrebbe sostituire 400 milioni di posti di lavoro entro il 2030, ma crearne tra 550-600 milioni di nuovi.
- Demografia e lavoro: Il calo della popolazione attiva nei paesi avanzati potrebbe compensare le perdite occupazionali dovute all’AI.
- Disuguaglianza salariale: Il top 10% degli stipendi ha visto una crescita del 14% grazie all’AI, mentre i salari dei lavoratori meno qualificati sono rimasti stagnanti.
Scoperta 6: Il ruolo dell’AI nell’istruzione e nella formazione professionale è in crescita
“AI will have significant implications for education at all levels, from primary to continuing workforce education.”
- Apprendimento personalizzato: Le piattaforme educative AI-driven hanno aumentato i tassi di ritenzione degli studenti del 12-18%.
- Necessità di riqualificazione: 1,1 miliardi di lavoratori dovranno essere riqualificati nei prossimi dieci anni.
- Investimenti in formazione aziendale: Le aziende hanno speso 366 miliardi di dollari in programmi di upskilling nel 2022, con un incremento del 32% rispetto al 2019.

Scoperta 7: Servono misurazioni migliori per monitorare l’impatto dell’AI sul lavoro
“Better measurement of how and when AI advancements affect the workforce is needed.”
- Monitoraggio dell’adozione AI: Solo il 35% dei paesi ha statistiche ufficiali sull’impatto dell’AI sul lavoro.
- Lacune nei dati pubblici: Il 42% dei policymaker denuncia una mancanza di metriche affidabili sull’occupazione AI.
- Tendenze nel mercato del lavoro: Le offerte di lavoro legate all’AI su LinkedIn sono aumentate del 72% negli ultimi due anni.

Conclusione: Il Futuro del Lavoro non è preordinato
“It is impossible to predict exactly the nature of AI’s effects, but society can take steps to shape AI’s impact through policy, education, and ethical guidelines.”
- I policymaker devono bilanciare innovazione e regolamentazione, garantendo che i benefici dell’AI siano distribuiti equamente.
- Le aziende devono investire in strategie di lavoro aumentato dall’AI, privilegiando la collaborazione uomo-macchina rispetto alla pura automazione.
- I lavoratori devono puntare su apprendimento continuo e adattabilità, sfruttando i nuovi strumenti AI per restare competitivi.
L’impatto dell’AI sul lavoro è complesso e articolato. Solo con scelte consapevoli e strategie mirate possiamo garantire che l’AI contribuisca a un futuro del lavoro più produttivo, equo e innovativo.















