Più tempo libero e meno lavoro: efficienza e innovazione per l’organizzazione del futuro

September 13, 2011 — Leave a comment

Tempo libero, lavoro e processi produttivi sono stati spesso – e a ragione – considerati come concetti opposti e difficilmente conciliabili. Ma siamo proprio sicuri che sia così? Siamo sicuri che l’organizzazione del futuro possa davvero distinguere due momenti completamente differenti nella vita di ognuno di noi?

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Le riflessioni su questo tema ci portano a considerare alcuni post passati in cui abbiamo affrontato – per esempio – il ruolo della Gamification sui processi di business e di come il gioco e le dinamiche ludiche potessero essere utilizzate per migliorare i processi produttivi di un’azienda o la relazione con i propri clienti. Il tutto raccolto nell’aforisma che vede l’opposto del gioco non nel lavoro ma nella depressione (Maggiori informazioni: http://www.sociallearning.it/ancora-su-giochi-videogiochi-gamification-e-p).
O ancora si è riflettuto di come il vero lavoro non avvenga sul posto di lavoro e di come le persone siano più produttive in ambienti che ricalcano le loro abitazioni (basti pensare in questo senso alle sedi di lavoro di colossi come Facebook o Google) – http://www.sociallearning.it/come-mai-non-si-lavora-sul-posto-di-lavoro-wh

Ecco un bel video del TED sull’argomento:

Si tratta della storia di uno studio di designer che ogni 7 anni di lavoro chiude per un intero anno per dedicarsi a del tempo libero. Nel racconto si narra come il periodo di riposo “forzato” aiuta a riprendere con maggiore efficacia, con più serenità e rende l’intera organizzazione più efficiente, efficace e reattiva agli stimoli provenienti dall’esterno.
Ed ecco un altro video dei soliti due ingegneri di Google che raccontano il loro lavoro come un “hobby” in cui elementi di divertimento e ludici si mescolano agli impegni di tutti i giorni. Raggiungere il massimo della prestazione – per loro – è molto semplice: sono immersi in un ambiente stimolante, si confrontano con i massimi esperti al mondo, sanno di potersi svagare e rilassare in qualunque momento, si sentono a casa…

Sono dell’idea che le organizzazioni del domani e i processi di lavoro saranno strutturati in maniera sempre più simile a qunto visto nei video e sempre meno a come sono oggi.
Lo scoglio – inutile dirlo ormai – è sempre più culturale.

Chiudo con una bella citazione di Joseph Conrad:

Il lavoro non mi piace – non piace a nessuno – ma mi piace quello che c’è nel lavoro: la possibilità di trovare se stessi. La propria realtà – per se stesso, non per gli altri – ciò che nessun altro potrà mai conoscere.

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