Lo stato del social business e della digital transformation nel 2015

September 25, 2015 — 1 Comment

Altimeter ha pubblicato di recente un nuovo report sull’andamento della trasformazione digitale e del social business a livello mondiale. L’analisi molto dettagliata (per chi volesse leggere il report completo questo il link: http://go.pardot.com/l/69102/2015-07-16/sgj4w) presenta alcune indicazioni molto interessanti che ci aiutano a capire meglio come le aziende di tutto il mondo si stiano muovendo rispetto ai temi legati alla trasformazione digitale e all’introduzione di tecnologie e processi collaborativi all’interno dei loro processi di lavoro.
Vediamo assieme i messaggi principali che emergono dall’indagine.

  • L’integrazione di social e digital e del social con i processi chiave dell’azienda ha ancora qualche ritardo e non pochi problemi: non sono poche le aziende che stanno avendo molte difficoltà su questo. Anche per esperienza progettuale personale sono solo le realtà più mature a sperimentare una profonda integrazione del digitale all’interno dei processi di business già esistenti.
    Come si legge nel report:

Integration of social with digital suffers from the lack of cohesive strategy. “Scaling social business” is no longer a top priority of strategists—instead, more than half of the social strategists surveyed have the deep integration of social as a top priority. Additionally, 82% of businesses report they are either fully integrated, in the process of, or planning the integration of social with digital in 2015. But only 36% believe they have in place a multi-year digital strategy that includes social initiatives. Breaking down social silos remains a top priority for many.

  • L’abbattimento dei silos e delle barriere organizzative non è cosa da poco. Sono richiesti leader illuminati e strategie che coinvoglano in modo estensivo tutta l’organizzazione, senza un opportuno coinvolgimento di ambo le parti non è possibile pensare di cambiare il modo di lavorare dell’azienda e dei suoi dipendenti.
  • La funzione HR, da sempre ai margini della trasformazione digitale (quando non fortemente contraria a questo tipo di evoluzione), deve divenire uno dei partner e degli attori fondamentali del cambiamento
  • L’importanza della misurazione è cruciale: molte aziende non si danno obiettivi e non fanno niente per misurare ciò che pensano di ottenere. Non avendo una meta navigano a vista, non avendo un modo per valutarsi e per valutare il cammino non riescono a ottenere alcun risultato significativo.
  • Il ruolo degli investimenti in marketing e advertising digitale promette di crescere ancora molto nel prossimo futuro con indicatori sempre crescenti e risultati sempre più allineati al business

Di seguito lo schema mostra le priorità che le aziende vedono nel prossimo immediato futuro quando si parla di innovazione e trasformazione digitale.

Priorities in digital as in 2015

Come visibile anche dallo schema l’integrazione dei social media all’interno di programmi già esistenti appare essere un veicolo chiave della trasformazione. Il salto quantico da compiere è – ancora una volta e come ormai ripetiamo da qualche anno su questo blog – quello che vede i digitale non più come la bacchetta magica o un processo a sé, ma come qualcosa che trasforma e cambia radicalmente il modo di concepire i clienti, i dipendenti, l’organizzazione, i competitor e l’intero mercato.

Un altro tema chiave riguarda la connessione tra esterno ed interno dell’azienda. Come ripetuto più e più volte in questa e in altre sedi: non è possibile essere digital a metà, o lo si è, oppure non lo si è. Integrare l’interno dell’azienda, il dialogo portato avanti dai dipendenti con quello che sta fuori dall’azienda è ormai una priorità strategica. Fino ad oggi le aziende si sono concentrate sui processi di comunicazione, sull’utilizzo dei social media ai fini di marketing e hanno – da sempre – lavorato sulle aree limitrofe dell’organizzazione, quelle a stretto contatto con i clienti.
Il tema risulta chiave: oggi l’azienda deve essere socializzata nel suo complesso, senza differenziazione tra i processi interni ed esterni.

Priorities in digital 2

Gli stessi modelli organizzativi si stanno evolvendo verso nuove modalità di lavoro. Rispetto all’analisi precedente e a quanto scoperto quest’anno emerge in modo chiaro la predominanza del modello hub & spoke basato sulle community e sulla centralità di un team social e digital che governa le attività di chi invece gestisce i processi.
Risultano ancora poche le organizzazioni – invece – che hanno adottato un approccio completamente olistico abbattendo tutte le barriere e mettendo al centro le esigenze delle persone.

Models of Digital Disruption 2015

A livello di raccomandazioni quello che le aziende che hanno intenzione di evolvere lungo il percorso di trasformazione digitale dovrebbero fare è riassumibile in una serie di raccomandazioni:

  • Non avere paura di sperimentare soluzioni innovative e apparentemente senza soluzione di continuità con il passato, nessun cambiamento è mai facile
  • Rafforzare le partnership con i differenti team che partecipano all’innovazione digitale siano essi HR, digital, marketing, comunicazione interna e garantirsi lo sponsor da parte di tutta l’organizzazione
  • Non dimenticare la dimensione IT: sebbene la tecnologia sia sempre da considerarsi come un di cui e un fattore abilitante non deve causare problemi o rallentare il percorso di trasformazione
  • Instaurare programmi di leadership e mentoring che siano in grado di supportare la visione digitale e di indicare in modo chiaro e univoco la rotta da intraprendere. La formazione anche in questo caso gioca un ruolo fondamentale, non solo nello sviluppo di nuove competenze ma anche e sopratutto nella condivisione di esperienze e nel rafforzamento dei messaggi che provengono dall’alto
  • Attivare centri di eccellenza di persone competenti che siano in grado di animare e di attivare anche coloro che sono maggiormente restii alla trasformazione aziendale
  • Attivare funzioni e dipartimenti cross che siano in grado di promuovere l’innovazione in modo esteso su tutta l’azienda
  • Misurare e valutare le performance 
  • Settare degli obiettivi e delle metriche di business chiare e definite, non valutare solo indicatori connessi alla partecipazione ma osservare i cambiamenti economici e gli impatti organizzativi
  • Prevedere un meccanismo di riconoscimento e di ricompensa per le attività che vengono svolte, equiparando il digitale ad altri processi e dandogli la corretta dignità all’interno della gerarchia aziendale
  • Socializzare best practice e insuccessi dell’azienda, le storie dei dipendenti, siano essere positive o negative vanno condivise nella speranza di creare modelli imitativi e di evitare i medesimi errori già compiuti da altri
  • Assicurarsi un coinvolgimento esteso di tutti i dipendenti all’interno dell’azienda

One response to Lo stato del social business e della digital transformation nel 2015

  1. 

    Reblogged this on Angels for "created in italy" and commented:
    ribollo l’articolo di Stefano Besana , ci sono spunti interessanti. Il made in Italy non può’ progredire senza una trasformazione digitale anche delle PMI

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