Vorrei tornare sull’argomento del Connettivismo e sulle – a mio avviso interessantissime – considerazioni George Siemens sui nuovi modelli di apprendimento.
Cominciamo con questo video molto interessante del TEDx (purtroppo solo in inglese) in cui Siemens parte dalla sua esperienza di vita e dal racconto della sua infanzia in Messico, durante la quale ha cominciato a pensare alla società e ai processi di apprendimento e di costruzione del sé come a processi eminentemente sociali.
Riporto di seguito alcuni punti fondamentali dell’approccio Connettivista che aiutano a chiarire meglio i termini in gioco:
- Conoscenza e apprendimento richiedono una diversità di approcci che siano in grado di rappresentare la complessità del mondo nel quale viviamo.
- L’apprendimento è un processo di costruzione delle reti che consiste nel connettere nodi specializzati e fonti d’informazione privilegiate.
- La conoscenza risiede nelle reti e non nei singoli nodi.
- La conoscenza e le informazioni possono risiedere anche in nodi “non umani” o in applicazioni e le tecnologie devono essere considerate come i facilitatori/abilitatori dei processi di apprendimento.
- Conoscenza e apprendimento sono due processi continui e duraturi nel tempo: non devono essere considerati come mete di un percorso finito o il prodotto di un momento puntuale.
- La capacità di apprendere e di conoscere – ad oggi – è molto più critica e molto più interessante della capacità di ricordarsi ciò che è noto o della possibilità di immagazzinare informazioni e dati.
- La conoscenza deve essere il più possibile aggiornata e al passo con i tempi
- L’abilità che possiamo considerare come “chiave” – al giorno d’oggi – è quella di riconoscere schemi, individuare connessioni e sviluppare network creativi che portino alla generazione di nuove prospettive e nuovi artefatti (idee, progetti, concezioni, prodotti…)
- Il processo di Decision-Making è esso stesso apprendimento. Ciò che oggi consideriamo come veritiero, corretto e adeguato potrebbe smettere di esserlo in un futuro non troppo remoto. l’idea che deve rimanere è quella mutuata dal Web 2.0 di perpetual-beta, in cui i processi sono sottoposti a un continuo rinnovo e a una continua verifica che ne sperimenti la validità e l’efficacia.
Ricordiamoci che come dice Siemens: cambiare i nostri modelli di educazione significa cambiare la società intera.